Cari lettori non potevo non parlare sul mio blog del libro più discusso delle ultime settimane. Non potevo passare davanti alla libreria facendo finta che non mi interessa e non mi incuriosisce. Dai, siamo sinceri. Da sempre l’argomento monarchia, ricchi e l’irraggiungibile ci hanno incuriosito tanto. Basta vedere una foto su un giornale o da qualche parte sul web che la curiosità ci trascina a comperare quel giornale o a cliccare sul articolo online per farci un po’ gli affari dei reali. In effetti da sempre siamo incuriositi dai monarchi, basta vedere quanti libri e film ci sono su questo argomento ma oggi vista l’epoca dei social abbiamo tutti ogni notizia in tempo reale a portata di mano. Sarà un bene?
Dunque sono entrata in libreria e sono riuscita ad acquistare l’ultima copia del libro della settimana scorsa, fortunata.
Sono stata sempre nel mio piccolo dalla parte di Harry. Forse il dramma della perdita della madre a soli 12 anni mi ha fatto sempre provare quella tenerezza in più per lui. Ma anche quando combinava qualcosa e finiva sempre sui giornali o quando ha sposato Meghan e tutti i giornali il giorno dopo gli davano per divorziati mi sono chiesta: ma davvero no ne combina una giusta questo principe o quello che si scrive su di lui è solo business da parte dei giornali per vendere più copie?!
Ho letto ogni pagina con molta curiosità e attenzione. Non ho mai trovato in tutto il libro nessuna parola offensiva verso la sua famiglia. Harry parla sempre con molto affetto e amore di suo papà, fratello, nonna. Anche se il dolore che accompagna ogni ricordo di quello che ha vissuto, il rispetto verso i suoi familiari si percepisce in ogni riga.
Mi ha colpito il fatto che lui fino all’età di 30 anni ha sempre vissuto con la speranza che sua mamma fosse ancora viva. Nella prima parte del libro, si legge di un dolore troppo pesante per un essere umano. Harry viveva con la convinzione che lei fosse viva, che prima o poi sarebbe uscita allo scoperto, che prima o poi si avrebbero riabbracciati ancora.
Dal libro:”Spesso, appena sveglio, dicevo a me stesso:magari questo è il giorno… magari riaprirà stamattina… oggi pomeriggio. Magari, finalmente, oggi uscirà allo scoperto, organizzerà una conferenza stampa e sconvolgerà tutti…”
Ogni istante di quello che ha vissuto nella sua vita, Harry lo collega alla sua mamma e alla morte della sua mamma. L’impotenza di combattere contro la stampa e l’odio verso quei paparazzi che hanno inseguito e ucciso la sua mamma.
Harry per tutta adolescenza ha viaggiato molto. Ha sempre cercato sua mamma – il suo spirito nei posti più lontani: nella calda e meravigliosa Africa, nel lontano Polo Nord, nello freddissimo Polo Sud, in Australia e perfino nei campi di battaglia dell’Afghanistan.
La seconda parte del libro, Harry lo dedica ai suoi momenti trascorsi sul fronte. Nei ultimi giorni alla TV o sui social si è parlato molto di questo libro. Mi sono resa conto quanto ancora una volta sono meschini, superficiali i giornalisti. Se almeno uno di loro avrebbe per davvero letto questo libro non troveremo in tutti gli articoli la stessa cosa “copia incolla”, le stesse critiche.
La battaglia contro i paparazzi si è trasformato per lui in una guerra a vita.
Dal libro:”…ciò che non riusciavo davvero a sopportare era il rumore dello scatto. Quel clic terribile da sopra la mi spalla… i paparazzi erano sempre stati gente grottesca…”
“Per loro la mia esistenza era solo divertimento e giochi, non ero un essere umano, ma un personaggio da cartone animato che si poteva manipolare e prendere in giro tanto per divertirsi… Tutto era giustificato perché ero un membro della famiglia reale e, nella loro testa, reale era significato di non persona…”
Se qualche giornalista avrebbe per davvero letto il libro avrebbe capito che questo non è nient’altro che una denuncia contro i paparazzi, stampa. Forse anche la società ha dettato le regole e le preferenze: leggiamo, ascoltiamo, acquistiamo solo se c’è qualche scandalo! Negli ultimi anni si parla spesso (e meno male) di bullismo. Ma il bullismo che viene proprio da quelli che si ritengono i paladini della scrittura, i giornalisti non viene mai messo in discussione. In generale se ci pensiamo al giorno d’oggi sul web gli articoli spesso sono pieni di errori, bugie, paroloni. E nessuno pensa che effetto crea questa negatività per la società. Ma forse è proprio la società che si aspetta sempre notizie sconvolgenti (di qualsiasi tema tratti) di aver permesso e di aver dato via libera ai paladini della scrittura di non farsi un esame di coscienza. Mi sono accorta che i scandali, le notizie negative sono più lette e cercate invece delle notizie belle e felici.
Niente, mi sono persa un po’ in un pensiero che mi è venuto dopo aver finito di leggere il libro.
In tanti hanno criticato la scelta del principe di scrivere un libro e poi andare proprio dai giornalisti a promuoverlo. Ma se si legge il libro lo si capisce perché di questa scelta. Semplicemente dopo tante battaglie contro i paparazzi e i giornalisti lui ha capito che deve combattere proprio su territorio nemico per far conoscere al mondo intero cosa ha vissuto e sta vivendo tuttora. E credo che ha fatto bene!
Se per caso siete stati influenzati da quei articoli che vi dicevano di non leggere il libro, spero che la mia recensione vi abbia fatto cambiare idea. Questo libro racconta del grande amore che un figlio ha verso sua mamma, del dolore profondo che prova nel perderla. Racconta di un figlio che ama il suo padre incapace di dare un abbraccio e di un fratello maggiore troppo abbagliato dal ruolo dell’erede, racconta che se sei nato con il ruolo di riserva ti tratteranno proprio così sempre. Il libro fa scoprire che sul campo di battaglia si trovano dei veri amici che non dimenticherai mai, che quando si trova il vero amore lotterai per esso senza esitazione. Questo libro insegna che in ogni famiglia esistono dolori, amori e parole mai dette anche se questa famiglia è la più famosa in tutto il mondo.
Stavo pensando, e se qualcun altro della famiglia reale avesse scritto un libro avrebbe suscitato lo stesso interesse? Della loro vita reale perfetta, sorrisi immacolati, bambini ubbidienti, capelli sempre in ordine e mai una parola fuori posto. Bhe scontato e noioso non vi pare?
E soprattutto quando leggiamo un articolo cerchiamo sempre di non dimenticare che quel articolo è scritto per vendere più copie!
Dal libro:”…dicono che le mani di mamma fossero incrociate sul petto e stringessero una foto di Willy e me, forse gli unici due uomini che l’avessero davvero amata… per tutta l’eternità noi le sorrideremo nel buio…” “Dalla scomparsa di mamma, la mia memoria è stata frammentaria per scelta, e non volevo ricostruirla perché ricordare significava dolore… dimenticare era un balsamo.”
Tatiana