In queste ultime settimane mi sono totalmente dedicata alla lettura, ho lasciato le parole, l’ispirazione, il blog in vacanza. Non ho mai seguito una regola rigida di come e quando pubblicare, anche perché ci sono momenti che ami alla follia prendere possesso delle parole che ti girano per la mente e metterle in ordine su un foglio, ma poi ci sono momenti in cui odi il vulcano di parole che sta per eruttare nella tua testa.
Faccio un po’ fatica a seguire le onde delle mode o delle regole. Non mi piace dar etichette alle cose che faccio e non mi piace avere cose preferite. Per esempio io non ho una canzone preferita, non ho un genere preferito di musica, non ho un dolce preferito e nemmeno un film. Non ho un libro preferito, perchè ne ho un’infinità, e di libri potrei parlare per ore. Non ho un profumo preferito, non ho una stagione e nemmeno un frutto preferito.
Non mi piace racchiudere quella che sono in una definizione precisa e marginale, mi sembra quasi un peccato, come direbbe mia mamma. Ma poi perché? È così bello amare tutto, non dare preferenze ma godere, imparare, stupirsi, gioire, piangere grazie a tutto quello che vivi giorno dopo giorno, grazie a tutto quello che ti capita di ascoltare, leggere, annusare, assaggiare! Perché devo per forza avere una sola cosa preferita quando il mondo offre così tanto?!
E poi un’altra cosa che non amo fare, sono i resoconti o bilanci di ogni anno che passa. La vita va vissuta! Penso che ognuno di noi si renda perfettamente conto ogni giorno come va la sua vita, basta rispettare i valori che sono i pilastri delle nostre esistenze. Perché devo giudicare e controllare? Piuttosto vivo, sbaglio, corro, mi stupisco, amo, abbraccio e poi sbaglio ancora.
So che la vita di oggi ci porta sempre nel vortice del “subito e ora”. Non abbiamo pazienza nemmeno per fermarci ad ascoltare la risposta a un “come stai?”.
Sapete di cosa mi sono resa conto? Che si è dimenticato come ci si sente quando la vita procede lentamente, come nelle scene dei film dove fanno vedere certi momenti al rallentatore; per esempio: uno sguardo, un bacio, un arrivederci, una nascita, una separazione.
Ma quanto è bello perdere tempo per leggere un libro, perdere tempo per guardare fuori dalla finestra con una tazza di caffè in mano, o di perdere tempo per tenere abbracciata la persona cara per più di un minuto, o di guardarsi nello specchio al lungo, ma non per truccarsi ma per passare con il dito intorno ad ogni ruga, accarezzare la pelle e chiedersi come va. Perdere tempo per mangiare con gusto una fetta di torta senza sentirsi dopo in colpa, per guardare le foto negli album e per piangere quando e dove ne abbiamo voglia!
Buona vita cari miei lettori! Vi auguro tempo per ogni vostra scelta e, ricordate, siate unici e perdete più tempo possibile per cose che faranno battere il vostro cuore ancora di più!
Tatiana